FENDI

Storia di un marchio di successo e sinonimo di lusso.
Foto pubblicata in quanto in possesso di Licenza

Un marchio italiano le cui radici sono a Roma, fondato nel 1918 come laboratorio da Adele CasagrandeNel 1925 Adele si sposa con Edoardo Fendi e cambiano il nome dell’azienda in Fendi. Agli esordi Fendi produceva pellicce e accessori in pelle, la boutique era la meta prediletta dei turisti facoltosi. Nel 1946 la proprietà dell’azienda passò alle 5 figlie: Paola, Anna, Franca, Carla e Alda, che decisero di coinvolgere nel 1965 come Creative Director un emergente designer tedesco Karl Lagerfeld all’interno di una realtà imprenditoriale tutta al femminile.

 

Nel 1966 sarà proprio Karl a creare l’iconico logo della doppia F, diventato fondamentale nello sviluppo e nella lavorazione dei materiali pregiati: Intrecci, intarsi, rilievi e laser, sono solo alcune delle infinite lavorazioni adoperate nella riproduzione della doppia F.

Karl riuscì a modernizzare l’uso della pelliccia con colori e motivi unici. Nel 1966 Fendi presenta la prima collezione di alta moda, espandendo i propri interessi nell’area degli Stati Uniti e del Giappone. È stata la prima maison di moda a produrre delle collezioni di pellicce pret-à-porter nel 1977.

Nel 1992 la figlia di Anna Fendi, Silvia Venturini Fendi, entra in azienda e diventa responsabile degli accessori. Si deve proprio a lei la creazione nel 1997 della borsa Fendi: Baguette. Modello iconico che batte ogni record di vendita, borsa dalla forma rettangolare, con manico corto studiato per essere indossato a spalla e una fibbia bold con la doppia F. Nel 2008 debutta anche la borsa Peekaboo. Questa borsa esprime l’essenza dello spirito Fendi, in un equilibrio perfetto di tradizione artigianale, sperimentazione e creatività. 

Altre creazioni nate dalla visione di Silvia Venturini Fendi sono le borse Spy, B Fendi e Silvana.

Per oltre 70 anni l’azienda è stata di proprietà della famiglia Fendi, nel 2001 l’azienda entra nell’orbita di LVMH, polo del lusso francese.

 

Ripercorriamo le due sfilate memorabili Fendi sotto la guida di Karl Lagerfald: 

•Nel 2007 viene presentata la collezione autunno inverno 07/08 con una passerella lunga 88 metri allestita lungo la Grande Muraglia cinese, una delle sette meraviglie del mondo.

•Nel 2013 quando è stato lanciato il progetto Fendi for Fountains, finanziando la restaurazione della Fontana di Trevi. Nel 2016 il marchio Fendi ha festeggiato i suoi novant’anni con una sfilata nella fontana di Trevi, a Roma, unitamente alla mostra Fendi Roma – The Artisans of Dreams al Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur, detto anche Colosseo quadrato.

 

La morte di Karl Lagerfeld nel febbraio 2019 ha segnato la fine di una storia incantevole e indelebile tra lo stilista e la maison durata più di 50 anni. Nello stesso anno Fendi ha fatto sfilare sulla passerella milanese l’ultima collezione disegnata da Karl, caratterizzata da capi sartoriali con spalle a pagoda, indossati stretti in vita da fluttuanti cinture a fiocco, i colletti a punta delle camicie con alta abbottonatura, tute in tulle monogrammato e capispalla in pelle tagliata al laser. Spiccano i bottoni cabochon con il logo corsivo FF “Karligraphy”, disegnato da Lagerfeld nel 1981. Tutti i capi perfettamente abbinati agli accessori: borsa Baguette in vernice goffrata e Metal Frame Tote in pelle di vitello lucida o con strisce, la Pequin in montone pieghevole, e infine la Peekaboo che riprende le tecniche di intaglio dell’intera collezione.

Da settembre 2020 la collezione donna viene affidata a Kim Jones, già stilista per la collezione uomo di Dior e a Silvia Venturini Fendi viene affidata la collezione uomo Fendi.

In questi ultimi due anni nelle sfilate donna e uomo era come se aleggiasse ancora l’indimenticabile stile e presenza di Lagerfald, molti dettagli e capi rimandavano al periodo in cui la direzione artistica era sotto la sua guida. 

Chissà se anche Kim Jones e Silvia Venturini Fendi riusciranno a farci sognare con creazioni che possano segnare un nuovo inedito periodo storico per l’azienda romana. Non ci resta che attendere le prossime sfilate.

 

 

Silvia Solazzo

Autrice dell'articolo su Fendi

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