ALESSANDRO MICHELE

Visionario creativo e stilista – filosofo.
Foto pubblicata in quanto in possesso di Licenza

Nato a Roma il 25 Novembre del 1972 da padre tecnico dell’Alitalia e madre impiegata nel cinema, che gli trasmettano l’amore per l’arte, l’estetica e il bello in ogni sua forma. Frequentò l’Accademia di Costume e Moda di Roma con la speranza di diventare scenografo. Dopo il diploma ebbe la sua prima esperienza presso Les Copains, un’azienda di maglieria italiana. Alla fine degli anni ’90 venne chiamato da Fendi per occuparsi di accessori ed ebbe l’occasione di lavorare a stretto contatto con Karl Lagerfeld e Silvia Venturini Fendi. Nel 2002, venne chiamato in Gucci da Tom Ford, per dare il suo apporto nella fase creativa e di sviluppo degli accessori del brand negli uffici di Londra. Nel 2006 divenne Leather Goods Director e nel 2011 Associate to the Creative Director dell’allora direttrice creativa Frida GianniniAppassionato di arredamento d’interni, nel 2014 assunse anche il ruolo di direttore creativo di Richard Ginori, marchio fiorentino leader nella porcellana pregiata. Nel 2015 l’amministratore delegato Marco Bizzarri affidò ad Alessandro Micheli la posizione come direttore artistico di Gucci. Pochi giorni dopo si tenne la sua prima sfilata maschile che ebbe un impatto fortissimo e travolgente.

Gucci da quel momento divenne sinonimo di moda eclettica, e portavoce del movimento per la libertà di genere.

 

La moda concepita da Alessandro Michele è stata la rappresentazione del suo mondo, fatto di collezionismo, cinema, opera e letteratura, uno stile genderless con riferimenti ad epoche passate, una sintesi perfetta tra barocco e punk, vintage e modernità, fino all’esaltazione della diversità e delle provocazioni. Nel 2016, agli 

oscar della modaCFDA Awards, Alessandro Michele vinse l’International award, premio che celebra i più grandi interpreti della moda al mondo. Dall’esordio con la sfilata autunno/inverno 2015 fino all’ultima collezione Twinsburg per la primavera/estate 2023, non ci sono dubbi sul fatto che abbia saputo portare in passerella collezioni e show memorabili. Ha vestito tantissime celebrità facendoli diventare delle vere e proprie icone di stile: primi fra tutti i Måneskin, dai look provocatori, combinando il vintage anni ’60 e il glam rock anni ’70. Ma la celebrità che ha forse ispirato di più Alessandro Michele è Harry Style, a cui il designer romano ha affidato completi floreali, gonne, giacche doppio petto e l’utilizzo di tessuti chiffon, sdoganando e lottando contro gli stereotipi di genere anche nel settore fashion. Achille Lauro, Billie Eilish e tante altre celebrità internazionali hanno avuto l’occasione di indossare le creazioni dello  stilista. 

 

Alessando Michele è stato nella maison Gucci quasi vent’anni, di cui sette come Direttore Creativo. Nel corso del suo mandato ha reso Gucci uno dei marchi più in voga del pianeta, portando i fatturati a quasi dieci miliardi di euro. Ciononostante, l’addio del direttore creativo non sarebbe una sorpresa secondo gli analisti di Bernstein. Negli ultimi anni il prezzo delle azioni Kering è stato inferiore a quello degli altri concorrenti come LVMH o Richemont. Questo probabilmente è il tema centrale che spiega la fine del rapporto con Gucci. A noi appassionati di moda non resta che attendere di scoprire chi subentrerà come nuovo direttore creativo di Gucci, e come Alessandro Michele continuerà ad ammaliare il mondo con le sue creazioni.

 

Ripercorriamo alcune delle sue sfilate memorabili in Gucci:

•La collezione Cruise 2017 nel chiostro dell’Abbazia di Westminster, a Londra.

•La collezione autunno-inverno 2018-2019 durante la Milano Fashion Week. 

•La Cruise collection 2019 presso l’Alyscamps.

•Sfilata primavera/estate 2022 a Hollywood.

•Sfilata primavera/estate 2023.

 

 

Silvia Solazzo

Autrice dell'articolo su Alessandro Michele

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